11 motivi per evitare il caffè
11 motivi per evitare il caffè
(di Stefania Cazzavillan, Biologa Genetista e docente di Micoterapia e Nutrizione Ragionata)
1. È una droga caustica che causa assuefazione e dà crisi di astinenza (anche se il consumo è di 1 solo caffè al giorno)
2. È teratogeno; numerosi studi lo associano alla comparsa di malformazioni e difetti morfogenetici nel feto
3. È mutageno. Una tazzina contiene 250 mg di acido clorenico, di actractylasides (estremamente tossico) e di glutathione transferase inducers (cafestol palmitates).
4. È cancerogeno anche per il suo materiale combusto (dalla torrefazione). Il suo consumo eccessivo e prolungato è stato associato a tumori alle ovaie, alla vescica, al pancreas, allo stomaco e all’intestino.
5. La caffeina è un alcaloide tossico che irrita il sistema nervoso, sbilancia il sistema simpatico e causa aritmie cardiache. Altera i ritmi del sonno. Induce emicrania, fiacchezza e depressione in condizioni di carenza.
6. Il caffè torrefatto affatica il fegato ed ha effetti distruttivi sul sistema renale. Una tazza di caffè impiega 21 ore per passare attraverso i reni e il sistema urinario.
7. È ricco di acido ossalico che sequestra il calcio e favorisce la formazione di renella e calcoli renali, e le calcificazioni in genere
8. È carico di acido urico; acidifica il corpo e favorisce la demineralizzazione e l’osteoporosi
9. produce una restrizione dei vasi sanguigni, alta pressione, alterazione della circolazione coronarica, ronzii alle orecchie, tremito muscolare, irrequietezza, sonni agitati; può enfatizzare stati infiammatori
10. Dopo pasto accelera il rilascio del cibo dallo stomaco all’intestino creando malassorbimento e infiammazione intestinale. I tannini fermentano e irritano l’intestino. È correlato all’induzione di gastrite e di ulcera gastroduodenale. Determina alterazioni della glicemia creando iperinsulinemia compensatoria; può favorire il diabete nei neonati
11. Riduce l’assorbimento di ferro, zinco e calcio e di vitamine.
Chi lo beve quotidianamente e smette proverà veri e propri sintomi da astinenza, affaticamento, irritabilità, cefalee, ansia e perfino nausea.
Nessuna sostanza “sana” provoca tali crisi !!! Ragionate, quindi... Nella nostra società la dipendenza dal caffè è fortissima: molti consumatori non riescono a pensare con chiarezza al mattino e nemmeno andare in bagno senza la dose quotidiana. Soffrono veri e propri sintomi di astinenza se smettono di prenderlo. La reazione di astinenza comincia 24-‐36 ore dopo l’ultimo caffè, e i sintomi sono mal di testa, nausea, irritabilità, apatia e vomito. Per fortuna i sintomi durano da 36 a 72 ore, ma scompaiono rapidamente.
Rosanna Pilia - Naturopata Recapiti:
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