Le LECTINE: un pericolo per la nostra salute?
La Natura pensa davvero a tutto, e non fa niente a caso. Ci sono dei cibi che contengono degli anti-nutrienti, che hanno lo scopo di DIFENDERE la pianta da uccelli e predatori. Mangiare questi cibi può creare qualche problema. Conosciamo meglio una categoria che può nascondere insidie: le Lectine.
Le lectine sono una famiglia di proteine che si trovano in quasi tutti i cibi, soprattutto in legumi e cereali; sono contenute anche in latticini, frutti di mare e vegetali della famiglia delle solanacee.
Queste proteine hanno diversi ruoli nelle normali funzioni fisiologiche.
Si è visto che un consumo frequente di grandi quantità di lectine può danneggiare il rivestimento dell’apparato digerente, a causa dell’aumento della permeabilità dell’intestino. In parole povere, significa che l’intestino perde la sua funzione di barriera e di difesa, la mucosa si infiamma e diventa permeabile, somigliando ad un colabrodo (Leaky Gut Syndrome). Queste molecole passano così nel circolo sanguigno e creano una serie di problemi, tra cui la distruzione di globuli bianchi e rossi. Le lectine possono anche interagire con gli anticorpi, che sono una componente del sistema immunitario. Questo può provocare una reazione immune non solo contro le lectine, ma anche contro i tessuti del corpo ai quali le lectine sono legate.
Questo tipo di risposta è conosciuto come reazione autoimmune, dove il sistema immunitario erroneamente comincia ad attaccare le strutture e componenti stesse del corpo, sviluppando malattie autoimmuni. Ad esempio, la tiroidite di Hashimoto può essere causata da una intolleranza al glutine contenuto nei cereali.
È vero quindi che le lectine sono dannose, ma, per fortuna, è facile eliminare le lectine, con i giusti metodi di preparazione degli alimenti.
I legumi e i cereali crudi sono le principali fonti di lectine. Consumare questi cibi crudi può dare avvelenamento da lectine, i cui principali sintomi sono forte dolore addominale, vomito e diarrea.
La cottura degrada la maggior parte delle lectine presenti nel cibo.
Un esempio: i fagioli crudi contengono da 20.000 a 70.000 hau (unità emagglutinanti), i fagioli cotti ne contengono solo 200-400, un calo importante che ci permette di consumare i legumi, purché ben cotti.
È sbagliato evitare completamente i legumi o i cereali a causa delle lectine presenti! Esistono altri metodi per ridurre le lectine.
Fermentare il cibo fornisce batteri buoni per digerire gli anti-nutrienti (trovate molte ricette in internet). Far germogliare semi e cerali, (mettendoli a bagno in acqua acidulata con limone o aceto di mele), oltre ad eliminare le lectine, aiuta ad eliminare altre sostanze, come l’acido fitico. Fitati e acido fitico si trovano soprattutto in semi, frutta secca, cereali e legumi. Riducono l'assorbimento di minerali come ferro e zinco, e, in misura minore, anche magnesio e calcio. Tuttavia, gli anti-nutrienti non sono sempre "cattivi". In alcune circostanze fitati e i tannini svolgono effetti benefici sulla salute. In particolare, i tannini sono antiossidanti, cioè aiutano a contrastare i radicali liberi, prevenendo così lo sviluppo di infiammazioni, di cellule tumorali e di varie malattie.
I sostenitori della dieta Paleolitica sostengono che non bisogna assolutamente consumare cibi contenenti lectine. Abbiamo però visto che, con i metodi descritti sopra (cottura, ammollo, fermentazione) resta solo una piccola quantità di lectine, troppo bassa perché questo rappresenti un problema per le persone in salute.
La maggior parte di questi cibi contenenti lectine sono ricchi di vitamine, minerali, fibre, antiossidanti e ogni sorta di composti benefici. I benefici di questi elementi superano gli effetti negativi delle piccole tracce di lectine. Quindi, come sempre, non esiste un cibo assolutamente buono o cattivo, dipende dalla sensibilità individuale, dalla quantità e frequenza del consumo, dal corretto modo di cucinare e, soprattutto, dalle condizioni del nostro intestino.
Se alcuni cibi danno dei problemi (gonfiori, flatulenza, mal digestione, stipsi o dissenteria), un buon Naturopata professionista può aiutare a risolvere il problema, permettendoci di godere appieno dei cibi che Madre Natura ci offre.
Rosanna Pilia, Naturopatia Bio-integrata funzionale,
Centro Salute Naturale, via Wagner 23, Alessandria
rosannapilia.com
tel. 339 3733715